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4. Rischi generali

I rischi generali per i lavoratori e l'utenza scolastica sono quelli derivanti dalle condizioni ambientali e organizzative degli edifici dell'istituto. Il loro contenimento si attua con l'attenta sorveglianza dei fattori di rischio individuati nella valutazione, e con l'organizzazione del pronto intervento nelle situazioni in cui la sicurezza viene compromessa per fattori contingenti.

Requisiti edilizi
Gli edifici dell’Istituto, in quanto luoghi di lavoro, devono essere stabili e possedere una solidità che corrisponda al loro tipo d’impiego ed alle caratteristiche ambientali.
In alcuni casi sorge la necessità di distinguere i luoghi di lavoro tra quelli frequentati dagli studenti e/o dal pubblico e quelli invece ad accesso riservato ai lavoratori di specifiche categorie.

Le vie di circolazione interne, comprese le scale, devono essere utilizzabili facilmente e in piena sicurezza. 
I pavimenti devono essere stabili, antisdrucciolevoli, tenuti sgombri e in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone. 
Le vie di transito che, per lavori di manutenzione o installazioni, presentano pericoli devono essere sbarrate apponendo transenne o segnali mobili, creando passaggi sicuri alternativi.
Le porte devono essere agevolmente apribili dall’interno, costituite da materiali di sicurezza, con certificazione di resistenza antincendio laddove necessario.
Le finestre e i lucernari devono poter essere aperti, chiusi, regolati e fissati in tutta sicurezza.

Microclima
Condizioni ambientali sfavorevoli dei locali occupati continuativamente possono causare disturbi fisici e provocare stress, o caduta di attenzione. 
Per le attività svolte in locali chiusi è necessario che i lavoratori dispongano di aria salubre in quantità sufficiente e con un adeguato ricambio.
La temperatura dei locali deve essere adeguata all’organismo umano, tenuto conto delle attività svolte; negli uffici e nei luoghi di lavoro abituali si raccomanda una temperatura di 18-22 °C d’inverno e di 24-26 °C d'estate. 
L’illuminazione dell’ambiente di lavoro deve essere tale da permettere lo svolgimento delle attività in modo confortevole. I luoghi di lavoro abituali deve essere dotati sia di illuminazione naturale, filtrata da tendaggi o tapparelle, sia di dispositivi di illuminazione artificiale adeguatamente confortevole per intensità e direzione.

Affollamento dei locali
I locali chiusi destinati al lavoro devono avere altezza netta non inferiore a 3 m; l'indice di occupazione delle aule non dev'essere inferiore a 1,96 m² (lordi) per persona.
Il mancato rispetto della norma sull'affollamento massimo dei locali determina una cubatura pro capite inadeguata: ciò può causare disturbi per un non corretto ricambio d'aria e incidere sul livello di vivibilità, delle relazioni interpersonali, della qualità del lavoro e dell’apprendimento. 
L’affollamento dei locali incide anche sull’efficienza delle procedure di esodo in caso di emergenza.

Percorsi e uscite di emergenza
In caso di pericolo, tutti i luoghi di lavoro devono poter essere evacuati rapidamente e in piena sicurezza. 
Le vie di emergenza sono percorsi senza ostacoli al deflusso, che consentono alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro; devono essere evidenziati dall'apposita segnaletica a norma.
La conformazione delle vie e delle uscite di emergenza devono essere adeguate alle dimensioni dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro destinazione d’uso, alle attrezzature installate, nonché al numero massimo di persone che possono essere presenti.

Accessibilità
I lavoratori, gli studenti o i visitatori con capacità motorie ridotte o assenti devono poter accedere agli edifici dell’Istituto e ai locali di loro pertinenza. 
Inoltre, i locali e le postazioni di lavoro/studio dovranno essere adatti o adattati alle esigenze della mobilità ridotta - da valutare necessariamente caso per caso.

Ultima revisione il 29-12-2023